Diego Delmarco

"It's a Long way to the top if you wanna rock'n'roll"

Sta finendo il mio giro delle valli trentine durato ormai quasi due mesi.

Il tempo passato fra il Primiero e la Val di Fiemme mi ha dato modo di conoscere veramente tante persone gentilissime e piene di passione per questo lavoro.

Prima di terminare ho però ancora 2 grandi sorprese per voi.

Oggi vi presento uno chef emergente che abbiamo selezionato per la rubrica “PuntoTaste”.

È un giovane cuoco con un carisma ben delineato, che sceglie ed elabora il prodotto in modo pragmatico, riesce inoltre a dosare a dovere il suo animo eclettico; sintomo di grande consapevolezza gastronomica.

Non ci sono molti arzigogoli nella sua proposta e la materia prima è lavorata con cura e dedizione… Se non lo avessi visto appena prima di pranzo, avrei potuto credere che quei piatti fossero preparati da un cuoco con il doppio della sua esperienza.

Guardando il suo curriculum si resta a bocca aperta, a soli 26 anni vanta esperienze e tirocini quali:  hotel Berghoffer a Redagno in provincia di Bolzano, Locanda Moscal ad Affi, Costa Salici a Cavalese, ristorante Vecchia Malcesine a Malcesine, infine, ma solo in ordine cronologico, due tirocini di spessore quali: Inkiostro a Parma e Craftsman a Reggio Emilia.

Oggi sono con lo chef emergente Diego Delmarco.

Buona lettura!

Ciao Diego, raccontaci un po’ chi sei, vogliamo conoscerti…

Sono Diego Delmarco ho 25 anni e faccio il cuoco. Sono un trentino DOC, di un piccolo paesino della Val di fiemme. Sono sicuro che hai già parlato del mio passato -sorride- quindi vado al quotidiano…

Sono sempre stato appassionato di innovazione e studio, quindi, nonostante non fossi ormai più fresco di studi, ho approfittato del periodo “no” dovuto al COVID 19 per intraprendere un nuovo percorso di alta formazione culinaria. Per questo mi sono iscritto alla scuola di alta formazione a Tione di Trento.

“It’s a Long way to the top if you wanna rock’n’roll” … E soprattutto faticosa!!! Cosa fa scegliere ad un giovane ragazzo la via per raggiungere l’eccellenza?

Nuovi stimoli, la voglia di imparare, la ricerca dietro ad ogni piatto, la curiosità dietro ad ogni tecnica e lavorazione su ogni singolo ingrediente.

Per me è un qualcosa di stupendo, che sprona ogni giorno il cuoco a fare il massimo per far vivere all’ospite un’esperienza unica. Ti direi che questo è quello che spinge un giovane come me sulla via dell’eccellenza.

E poi dai Carlo, diciamocelo, vedere le persone felici dopo aver mangiato i piatti che hai prima pensato e poi preparato…non ha prezzo.

Direi che hai colto nel segno, ma dimmi: come si è evoluto il tuo concetto gastronomico?

Ogni esperienza che fai nelle cucine ti fa portare via qualche cosa di unico; sia dalle piccole realtà che da quelle più grandi.

Il mio approccio è cambiato totalmente nel corso di questi anni, poiché ho avuto modo di confrontarmi con professionisti con idee molto diverse da loro. 

Potendomi confrontare con loro la mia visione era ed è ancora in fase di affinamento.

Mi rendo conto che ormai non sono più giovanissimo, per fortuna tutti i miei grandi maestri mi hanno dato la possibilità di crearmi la mia idea gastronomica, so cosa voglio fare!

(Mi ha colpito molto la determinazione con cui mi ha detto questa frase).

Sacrificio, umiltà, testa bassa e pedalare… Che mi dici?

Parlo per me quando dico che ci vuole molto sacrificio per andare avanti in questo settore.

Il lavoro occupa gran parte del proprio tempo ed è in continua evoluzione, quindi o sei disposto a percorrere questa strada o ti fermi, restando così al punto di partenza.

Quando la tradizione deve essere rinnovata?

Io credo che la tradizione debba restare tale perché fa parte della cultura di ogni regione italiana, da nord a sud, credo però che senza un cambiamento o meglio senza un rinnovamento della stessa questo mestiere diventerebbe monotono. Riassunto in breve, tradizione in evoluzione.

Grazie Diego, la fortuna aiuta gli audaci e sono sicuro che affiancherà anche te.

Buon lavoro e grazie ancora.

Carlo, grazie a te, alla prossima!