Livio Mancini

"Sono pienamente immerso in quelli che prima erano i miei esempi"

Non servono molte parole di presentazione per questo pizzaiolo che personalmente ritengo uno dei massimi esponenti della pizza gourmet a livello italiano!

Ho il piacere di presentarvi Livio, chef patron della pizzeria “El Gringo” di Calalzo di Cadore.
La sua proposta gastronomica ha fatto si di poterlo trovare all’internodelle guide più importante a livello mondiale. 
Per citarne alcune: 2 spicchi Gambero Rosso, where to eat pizza, La Repubblica e potrei continuare.

Livio ciao, innanzitutto come stai?

Bene Carlo, stiamo lavorando e sperimentando per poter dare ai nostri clienti sempre il meglio. 

Grandi rivoluzioni e grandi traslochi nel bel mezzo della pandemia! Riesci sempre a stupire. Che valore aggiunto ti dà il nuovo locale?

Mah guarda, nel locale dove eravamo prima eravamo un pò limitati perché era troppo piccolo, qua teniamo circa 90 ospiti e abbiamo la possibilità inoltre di avere un piccolo spazio legato alla vendita di alcuni prodotti. 
Il valore aggiunto deriva sicuramente dalla possibilità di offrire un’esperienza migliore al nostro ospite mantenendo invariata la proposta gastronomica. 

Di te si percepisce la grande passione per l’apprendimento, ma non solo, hai la capacità di reinventarti continuamente ed essere sempre al passo con i tempi.
Come nasce “El Gringo”?

Prima ero rappresentante di occhiali ma ho però sempre avuto una grande predisposizione verso il mondo del food con un focus specifico per quello della pizza.

Un bel giorno ho mollato tutto ed eccomi qua a portare avanti il mio concetto di cucina.

Per te che non hai fatto il classico percorso di studi per diventare chef, quanto ritieni importante il talento?

Il talento va sviluppato tramite la conoscenza che poi deve necessariamente trasformarsi in consapevolezza. Il talento da solo non può bastare. Ma la conoscenza ha infinite sfaccettature che poi sta ad ognuno di noi comprenderle e concentrarsi sul mercato di riferimento.

 

Tradizione ed innovazione… quando secondo te la tradizione deve essere innovativa?

La tradizione – dal mio punto di vista – deve rinnovarsi nel momento in cui entra in gioco un fattore esterno che la mette in discussione, anche la stessa pandemia per esempio.
La pizza per esempio diventa gourmet quanto la necessità da sola non regge più.
Però attenzione, l’innovazione non deve snaturare la tua identità: quella deve essere mantenuta sempre.

Quanti tipi di proposte gastronomiche e di impasti proponi?

Ne abbiamo diverse, non solo come impasti ma anche come proposta gastronomica: farro, integrale, macinata a pietra, “padellino”, pala, classica

Territorialità…

È  importante ma non mi lego necessariamente al “km 0”, l’ospite deve avere la possibilità di viaggiare senza necessariamente prendere un mezzo. Mi spiego? -ride- 
L’esperienza da noi deve emozionare!

E tutti I tuoi premi?

Sono importanti, certamente, ma per me puoi anche fare a meno di citarli perché credo di più alle parole del mio ospite quando esce dal mio locale.
Per rispondere ti posso però dire che senza tutti i collaboratori non sarebbero stati possibili; diciamo che sono una bella conquista. 

Diciamo che sono pienamente immerso in quelli che fino a prima erano i miei esempi.

Livio è stato un piacere e onore scambiare queste due chiacchiere con te.

Ci vediamo a El Gringo.

Ciao Carlo a presto!